L’Anima buona di Sezuan di Bertolt Brecht al Quirino

Dal 29 ottobre al 10 novembre
La Contrada Teatro Stabile di Trieste / ABC va in scena al Quirino in Roma con L’ANIMA BUONA DI SEZUAN (Der gute Mensch von Sezuan) di Bertolt Brecht nella
traduzione di Roberto Menin e per la regia di MONICA GUERRITORE.

L’opera del drammaturgo tedesco,
“parabola scenica in tre atti“, scritta tra il 1938 e il 1940 durante l’esilio trascorso tra Danimarca e Finlandia, narra di tre divinità che, giunte nella capitale della provincia cinese del Sezuan alla ricerca di qualche anima buona, ne trovano solo una nella prostituta Shen Te che offre loro ospitalità per la notte. Il compenso per tale atto di bontà è una rilevante somma di danaro , mille dollari d’argento, ossia, per Shen Te, la possibilità di vivere bene e senza più problemi.  Tale compenso, però, è accompagnato dalla richiesta di continuare a praticare la bontà. La povera Shen Te apre una tabaccheria e si trova subito addosso uno sciame di parassiti, falsi e veri parenti bisognosi, esigenti fino alla ferocia, da cui Shen Te è costretta a difendersi. Per farlo, una notte, si traveste da cugino cattivo e spietato con tutti. A complicare la situazione però interviene l’amore. Si tratta di un‘opera in cui il problema della scissione tra bene e male sembra non poter essere ricomposto. Brecht, infatti, aveva maturato una considerazione del mondo e delle cose piuttosto disincantata e nel contempo piena di umana curiosità, accompagnata da una ironia corrosiva che demoliva i valori più tradizionali della borghesia guglielmina. Il tutto ricercando delle ragioni materiali atte a sollecitare azioni e comportamenti negli individui.
Nelle note di regia Monica Guerritore ha scritto: “Mettere in scena la meravigliosa parabola di Brecht risponde alla missione civile e politica del mio mestiere. Teatro civile, politico, di poesia.“
Carlo Marino
#Carlomarinoeuropeannewsagency

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